Depositare gli atti in formato elettronico su PST Giustizia

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Formato Elettronico su PST Giustizia: il deposito telematico di un atto giudiziario. Ci sono così tante azioni che potete fare attraverso il portale PST Giustizia, un servizio alla portata di professionisti e cittadini, nella nostra serie di articoli troverete illustrati i passaggi da seguire per accedere a molti dei servizi offerti. Adesso vi spiegheremo come eseguire il deposito telematico di un atto giudiziario sul sito web del Ministero della Giustizia ed il servizio online di PST.

Questa modalità di deposito può essere localizzata all’interno del processo civile telematico (PCT) che disciplina l’utilizzo dei diversi strumenti elettronici per rendere lo svolgimento del processo civile più efficace e semplice. Il servizio di deposito telematico è solamente disponibile per i soggetti abilitati esterni, come definiti da legge, quindi, per potervi accedere è necessario entrare nel portale telematico di PST Giustizia ed effettuare il login con le proprie credenziali di accesso professionali.

Primo passaggio: scegliere l’atto da depositare ed i suoi allegati

Per spiegarvi passaggi necessari per accedere a questo servizio, prendiamo come esempio un atto generico da depositare presso un ufficio giudiziario. Nel nostro caso specifico, l’atto giudiziario che depositeremo telematicamente è un ricorso per decreto ingiuntivo ed i relativi allegati.

Vi ricordiamo che, seguendo le direttive del PST Giustizia, tutti questi file devono essere salvati in formato pdf. Inoltre, l’atto dovrà essere sottoposto alla firma digitale del soggetto che attuerà come mittente, mentre, il destinatario sarà l’ufficio giudiziario.

Secondo passaggio: reperire l’indirizzo PEC

Quando avremo scelto e formattato l’atto che vogliamo depositare ed i suoi allegati, dobbiamo trovare l’indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) dell’ufficio giudiziario a cui vogliamo inviare il nostro atto.

Come sapete, l’indirizzo di posta elettronica certificata è un indirizzo elettronico speciale che equivale legalmente ad inviare una raccomandata con avviso di ricevuta, in questo modo, quando inviamo una PEC possiamo essere sicuri che l’ufficio giudiziario la riceverà senza alcun problema. Ad ogni ufficio giudiziario è stato assegnato un indirizzo PEC specifico dove vengono ricevute le rispettive notifiche telematiche in modo da evitare qualsiasi errore. Ma come trovare l’indirizzo PEC che ci serve?

Questa può essere reperita nel portale di PST Giustizia tramite una consultazione nel registro elettronico degli uffici giudiziari. Pertanto, per reperire la PEC dell’ufficio giudiziario dobbiamo accedere alla sezione dedicata agli Uffici Giudiziari, possiamo farlo in due modi: la prima modalità più breve è accedendo tramite il menu I più visti  in alto a destra, si tratta di un elenco dei link più visti per gli utenti del sito web PST Giustizia.

formato elettronico su PSTGiustizia

Ma se per qualsiasi ragione non dovesse apparire in nell’elenco potrete accedervi seguendo la seconda modalità, sarà sufficiente fare scroll verso il basso nella home con l’area Servizi, così facendo troverete l’accesso agli Uffici Giudiziari, come vedete è il primo servizio disponibile dopo la sezione dei Servizi riservati.

formato elettronico su PSTGiustizia

Quando avrete cliccato sull’opzione indicata potrete facilmente accedere alle informazioni sui servizi telematici degli uffici giudiziari. Per reperire l’indirizzo PEC che vi interessa dovete scegliere il distretto, la città o il comune e il tipo di Ufficio Giudiziario che state cercando.

Purtroppo, al momento non è possibile fare il deposito telematico di atti inerenti agli Uffici Giudiziari dei Giudici di Pace tramite il PST Giustizia perché il servizio momentaneamente non funziona.

Noi abbiamo indicato il distretto di Milano, la città di Monza e il Tribunale Ordinario. Una volta che avrete inserito i campi contrassegnati cliccate sul pulsante “Ricerca” e voilà!

In pochi secondi avrete l’informazione che stavate cercando, nel nostro caso l’indirizzo PEC del Tribunale Ordinario di Monza che come vedete appare indicato nella colonna PEC tribunale.monza@civile.ptel.giustiziacert.it. Adesso potete proseguire e passare al seguente passaggio.

Ultimo passaggio: allegare la busta telematica

In questo ultimo passaggio dovete creare la cosiddetta busta telematica. In poche parole, la busta telematica è una struttura informatica preparata attraverso un software speciale che conterrà in un solo file il nostro atto giudiziario ed i relativi gli allegati.La busta telematica verrà spedita dal servizio di PST Giustizia all’indirizzo di posta elettronica certificata dell’ufficio giudiziario che abbiamo scelto come destinatario. È importante chiarire che sia il mittente dell’atto che il destinatario devono avere un indirizzo PEC per portare a termine l’operazione. Inoltre, vi avvisiamo che la busta telematica da inviare non potrà avere una dimensione superiore ai 30 mega byte, quindi occhio con le dimensioni degli allegati!

formato elettronico su PSTGiustizia

Infine, come indicato nell’immagine di cui sopra, dovrete mettere come oggetto della PEC la parola “DEPOSITO”, campo che viene richiesto obbligatoriamente, e successivamente una descrizione dell’atto ed il corrispondente numero di ruolo generale. Adesso non vi resta che cliccare sul pulsante invia, cosicché la PEC sarà trasmessa all’indirizzo scelto. Avete eseguito il vostro deposito telematico.

Altre cose di cui tenere conto | formato elettronico su PST Giustizia

Una volta inviata la PEC riceverete sulla vostra casella di posta un messaggio di posta certificata con la ricevuta di avvenuta consegna (RdAC) specificando la data e l’ora di invio, questa e-mail è importante perché convalida l’esito dell’operazione. Solo una volta ricevuto questo messaggio sarete sicuri che il vostro deposito telematico è andato a buon fine!

In questo modo potrete confermare davanti all’Ufficio Giudiziario che avete inviato il vostro atto nelle tempistiche procedurali previste dalla legge grazie al servizio di PST Giustizia.

Come abbiamo visto, l’invio di un atto attraverso il deposito telematico è un progresso non solo in termini di efficienza tecnologica, ma anche in termini di giustizia e di tutela dei nostri diritti, un bel servizio senza ombra di dubbio.


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